MOSTRA “Amazzonie”

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Il perchè della mostra “Amazzonie”

di Mauro Cicchetti

-Dedicata a Gigi e all’amicizia-

“Frequento” attentamente il Brasile da oltre trenta anni………… segue sotto ………

La locandina di Marina di Pisa 21-23 luglio 2023

Testi di Mauro Cicchetti, Loretta Emiri e Dulce Rosa de Bacelar Roque – A cura di Mauro Cicchetti

…prosegue da sopra ……..

Del Brasile ho scritto alcune guide turistiche ed altri scritti; e alla interessante cultura di quel Paese, in collaborazione con tanti amici, ho dedicato 21 (per ora) festival internazionali ed una miriade di altre realizzazioni sia private che pubbliche, tra le quali due mostre, sempre collettive, sulll’ecologia (Ecobrasil 1 e 2) nella splendida cornice della Sala Ercole, Palazzo d’Accursio, Bologna, ormai un decennio fa.

L’idea di “Amazzonie” è del 2020, quando i tempi erano più che maturi per tornare a parlare di Amazzonia e di natura, e avevo pensato di farlo con una mostra collettiva, per far vedere la grande foresta attraverso gli occhi e i punti di vista di alcune fotografe, fotografi, ricercatrici e ricercatori brasiliani ed italiani, e anche attraverso disegnatori di fumetti. Poi, la pandemia ha ritardato il progetto di tre anni e ….il Pop Cult Festival è stato lo spazio ideale per la “vernice”, che è avvenuta anche a Napoli, nella bella tappa del Festival “Napoli incontra il Brasile”.. Ed ora eccoci a Marina di Pisa, nella bella tre giorni del Festival organizzata assieme agli amici di Encontro.

Hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra (prima le signore):

Loretta Emiri, antropologa umbra, ha vissuto quasi 20 anni nell’Amazzonia e per tanto tempo a stretto contato con gli indios Yanomani. Ha pubblicato numerosi libri tra i quali addirittura un Dizionario Yãnomamè-Portoghese….

Rayda Matias Lima, Rayda è laureata in economia aziendale con una post-laurea in gestione pubblica. Vive a Marabá, nello Stato Amazzonico del Pará. Partecipa attivamente a progetti e ricerche sociali, e si è formata come fotografa, specializzata in aree afro e indigene.

Alinne Brito, Alinne Brito è un’artista che unisce la danza alla poesia e illustra, con figure femminili, i suoi dipinti e le sue fotografie. Ha iniziato il suo lavoro con la fotografia, registrando i movimenti sociali dello Stato di Amapá

Dulce Rosa de Bacelar Rocque, Economista con corsi anche in Europa (Moscow, Bolonha e Urbino). “defensora” dei diritti dei cittadini e del patrimonio storico. a “professora”, ha contribuito ad alcuni momenti importanti della nascita della nostra associazione e del Brasil festival.

Janaina Arielo, funzionaria pubblica nell’ambiente del turismo della maggiore Città dell’Amazzonia, Belém,

Fernando Sette, Nato a Belo Horizonte, ma “adottato” dal Parà, Fernando è laureato in Informatica presso l’Università dell’Amazzonia (Unama), e alterna il lavoro di web Designer con quello di fotografo e videomaker. Nel 2009 fonda “Estúdio Sette” e sviluppa il progetto “ Expedição Pará”

Ricardo Rozo Japur, Ricardo Rozo Japur è nato a Rio de Janeiro, RJ Brasile il 13 dicembre 1969, figlio di genitori brasiliani e pronipote di genitori libanesi. Si è laureato in medicina nel 1993, specializzandosi in chirurgia. Dal 2000 in poi si dedica allo studio e alla pratica della fotografia, in particolare nei settori del birdwatching, street-shot e fotografia di viaggio.

Luigi “Gigi” Casalboni, fotoreporter per passione fino a quando ha fatto parte di questo Pianeta, grande amico, a lui è dedicata questa mostra.

Mario Ventimiglia, Vice Presidente dell’Ass. Cult. M.A.M.B.O. (Musica Arte Media Bologna dal 1998, anno della fondazione ufficiale) Mario è fotografo e da sempre collabora col Brasil Festival e non solo.

Roberto Cornacchia, fotoreporter “della bassa Romagna” per usare un termine rubato dal suo bel libro di foto e racconti;

Jerry Drake, alias Mister NO ***

Un sentito grazie a Sergio Bonelli Editore, a Giovanni Boninsegni, a tutti gli autori e a Ivete Souza (ass. cult Terra Brasil), Marcia Lima, Riccardo Francone, Massimo Bellotti ai ragazzi dell’Ass. Cult. Encontro di Pisa, a Bruno Marfé, a Maura Morini e Roberta Riva.

*** Paradossalmente il mio primo contatto con il Brasile, il Sudamerica, l’Amazzonia, avvenne attraverso un fumetto 47 anni fa. Si trattava del primo antieroe inventato dalla prolifica mente di Sergio Bonelli alias Guido Nolitta ed era Mister No, ex pilota USA della 2a Guerra Mondiale ritiratosi in Amazzonia col suo Piper, sempre coinvolto in intricate e avvincenti pericolose peripezie, magistralmente narrate e disegnate. Una grandissima soddisfazione aver ottenuto ufficialmente dodici pannelli ufficiali della fortunata serie che è tornata recentemente in produzione. Grazie di cuore, anche perché,la prima volta che mi recai in Brasile, ormai quasi 40 anni fa, fatto scalo nella cidade Maravelhosa, Rio de Janeiro, mi immersi subito nella misteriosa atmosfera dell’Amazzonia, visitando per primi proprio i luoghi che avevo conosciuto solo attraverso le matite dei disegnatori targati Bonelli editore.

L’attuale area dell’Amazzonia legale brasiliana corrisponde alla totalità o a parte degli stati di Acre, Amapá, Amazonas, Mato Grosso, Pará,Rondônia, Roraima, Tocantins, Maranhão , che costituiscono un’area equivalente a poco meno del 59% del territorio brasiliano. Tra i municipi del Maranhão vi è Alcântara, alla quale dedichiamo una sezione della mostra

La locandina di Bagnara di Romagna